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20/11/2023

UN EPILOGO IN ARTE, MUSICA E SOLIDARIETA’ PER SALUTARE LA SECONDA EDIZIONE DI “GIARRE CITTA’ EDUCATIVA”

UN EPILOGO IN ARTE, MUSICA E SOLIDARIETA’ PER SALUTARE LA SECONDA EDIZIONE DI “GIARRE CITTA’ EDUCATIVA”

 E’stato un epilogo in arte, musica e solidarietà quello proposto per congedare la seconda edizione di “Giarre città educativa”, promossa dall’assessorato alle Pari Opportunità e P.I del Comune di Giarre, sotto l’egida del Ministero della Cultura e dell’ARS. A chiudere il cartellone di eventi culturali che hanno animato la città per un oltre un mese, con concerti, mostre, incontri con le scuole, arte e teatro, il concerto dell’orchestra dei fiati del conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, ospitato, nel monumento simbolo della città il Duomo.
La chiesa madre di Giarre-ha detto don Nino Russo- non è solo il luogo della spiritualità, ma è il luogo in cui la comunità si ritrova con le sue radici, perché il Duomo ha oltre 200 anni di storia alle spalle. Siamo felici qui, non solo di annunciare la parola di Dio, ma vedere che la sua parola venga condivisa nella bellezza dell’arte e della musica, ci fa davvero sperare in un mondo migliore”.

Trentacinque orchestrali, tutti allievi dell’antica istituzione musicale palermitana, formata dalla sinergia tra diversi dipartimenti: fiati, percussioni e direzione d’orchestra e che,diretti dai maestri:Vincenzo Baldone e Gaetano Ortolano, hanno incantato i presenti, proponendo un repertorio sinfonico con opere classiche di Bellini, Ortolano, Verdi,nella prima partee riservando una seconda partead opere più contemporanee, come la “Danza del sol”, “James Bond” e “Fra suoni e mani”, facendo intervenire,nell’ esecuzione del brano,il pubblico presente,sotto l’attenta direzione del maestro Salvatore Palmeri, docente del Conservatorio “A.Scarlatti”.

Grande soddisfazione per la riuscita della seconda edizione di “Giarre città educativa” è stata espressa, congiuntamente, dal primo cittadino giarrese Leo Cantarellae dall’ assessore alle PP.OO, Antonella Santonoceto.“Secondo me -ha dichiarato il sindaco Cantarella- questa seconda edizione di Giarre città educativa ha dato un tocco di originalità, perché è stata rivolta alle giovani generazioni, agli studenti per infondere loro il piacere dell’arte e la consapevolezza del bello che c’è attorno ad ognuno di noi. C’è stato un totale coinvolgimento della comunità che ha preso parte attivamente ai suoi appuntamenti. Ci siamo attivati già per organizzare la terza edizione”.
“Devo dire un grazie a tutta la città di Giarre -ha aggiunto l’assessore Santonoceto- perché ho capito che i tempi sono davvero maturi perché i giarresi hanno accolto i nostri messaggi ed i nostri inviti, partecipando in maniera importante e spontanea a tutti gli eventi”.
L’occasione è stata propizia per l’amministrazione comunale, per conferire due encomi solenni, a nome della città. Uno al direttore artistico di “Giarre città educativa” e docente ordinario presso il Conservatorio “A.Scarlatti” di Palermo, Gianfranco Pappalardo Fiumara,reduce da importanti successi fra i quali i concerti tenuti al Conservatoire Royal di Bruxelles, al  Conservatorio di Parigi, alla   Sorbona di Parigi  ed alla  Carnegie Hall di New Yorke l’ altro al neo direttore del Conservatorio palermitano, il professore Mauro Visconti,  titolare della cattedra di Direzione di coro e composizione corale del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, membro del Consiglio Accademico e, dal 2020, coordinatore dell’organizzazione didattica. Intensa è la sua attività concertistica, come solista al pianoforte e all’organo, come accompagnatore di cantanti lirici e gruppi corali, in formazioni cameristiche, in qualità di direttore di coro e d’orchestra. Attivo come compositore, la sua produzione spazia in vari campi, notevole è il catalogo delle sue opere. L’ encomio per Visconti, assente per indisposizione fisica, è stato ritirato dal docente Salvatore Palmeri. “ L’augurio che rivolgo al nostro direttore Visconti- ha ribadito Palmeri- è quello di continuare con le proprie idee e la propria forza interiore, è l’uomo giusto al momento giusto che sta rilanciando questa nostra  grandissima istituzione musicale che ha all’attivo oltre 400 anni di storia”.
Molto soddisfatto il direttore artistico Gianfranco Pappalardo Fiumara,sia per il riconoscimento conferitogli, che per il successo di questa seconda edizione di Giarre città educativa. “Il bilancio è più che positivo -ha aggiunto –già ci richiedono la terza edizione. Siamo ben felici di aver raggiunto il nostro obiettivo che era quello di educare il tessuto sociale, coinvolgendo le nuove generazioni, classe dirigente del futuro. La conclusione del cartellone, che ha visto le autorevoli presenze di: Pippo Franco, Lucia Sardo, la maratona belliniana e l’appuntamento con i Beni culturali, è stata affidata all’ orchestra di fiati del conservatorio “Scarlatti”, una tra le più antiche istituzioni musicali, di cui mi onoro farne parte, che ha omaggiato operisti classici tra cui il “nostro cigno di Catania” e autori contemporanei”.

Altra protagonista indiscussa della serata è stata l’arte con il maestro Emanuele India che ha esposto tre installazioni, nate dall’alchimia di colori e segni, frutto di tecniche e saperi che attingono ad una sapienza antica edad una cultura millenaria. “Noi ci troviamo nel Duomo - ha detto il referente culturale di Giarre città educativa, l’ispettore regionale BB.CC, Nicolò Fiorenza- che è già un gioiello dell’architettura siciliana di metà ottocento e che ha ospitato al suo interno queste opere,fatte giungere da Palermo, del maestro Emanuele India, che ha impreziosito con tre installazioni di cui un ostensorio e due grandi pannelli dipinti con delle tecniche molto particolari.  Un percorso artistico e culturale presente in quest’edizione del nostro progetto, iniziato con il confronto delle Soprintendenti di Catania e Messina, sul recupero e la tutela del nostro patrimonio ionico etneo e culminato oggi con la prestigiosa presenza di queste opere, per far comprendere quanto comunicare l’artee la cultura sia davvero importante. Abbiamo voluto iniziare questo concerto - ha evidenziato  Fiorenza- con il ricordo delle vittime di femminicidio, aderendo a “Posto occupato” per gridare il nostro forte no alla violenza di genere, perché fatti così incresciosi, come quelli raccontati in questi giorni, non abbiano più a verificarsi”.
Infatti un paio di scarpette rosse, simbolo della lotta per i diritti delle donne contro la violenza di genere, erano in prima fila, per ricordare le vittime di violenza, come la giovane Giulia Cecchettin, il cui omicidio, in questi giorni, ha scosso l’opinione pubblica.