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VISITE CRIPTE CHIESA CONVENTO UN SUCCESSO

NOTA


COMUNE DI GIARRE
UFFICIO STAMPA


GRANDE SUCCESSO DELLA
XIV SETTIMANA DELLA CULTURA A GIARRE
NUMEROSE LE VISITE ALLE CRIPTE DELLA CHIESA DEL CONVENTO
 
Giarre riscopre il turismo culturale. L’avvio delle iniziative connesse alla XIV Settimana della Cultura ha confermato un forte interesse verso il patrimonio artistico culturale della città. Un successo inatteso, in termini di affluenza di visitatori, lo hanno ottenuto le cripte della chiesa del Convento e della scomparsa chiesa di S.Agata, nel quartiere Camposanto vecchio che racchiudono la storia della città. Decine di visitatori, domenica mattina, hanno preso d’assalto la chiesa del Convento, le cui cripte, venute alla luce nel dicembre del 2006, ad opera della Soprintendenza di Catania, hanno suscitato particolare interesse, tanto da richiamare studiosi, amanti dell’architettura e della storia, ma anche gruppi di giovani e famiglie che hanno voluto trascorrere una domenica diversa. Fondamentale l’apporto delle guide (personale dell’assessorato alla Cultura e dell’Archeoclub) presenti nei due siti che hanno illustrato la storia delle cripte che risalgono al 1730, anno in cui si insediò a Giarre l’Ordine religioso degli Agostiniani Scalzi. La chiesa del Convento,  peraltro, conserva aneddoti storici di primaria importanza. Durante il periodo della «Grande Guerra», il luogo di culto, infatti, si trasformò in rifugio dei profughi veneti di Cismon del Grappa; negli anni successivi, purtroppo, la chiesetta di piazza Macherione registrò un lento e inesorabile declino, sino a quando, all’inizio degli Anni ‘60, con la delusione di molti, non è stata chiusa al culto. Come detto, nel 2006, durante alcuni interventi della Soprintendenza di Catania, effettuando delle verifiche nel sottosuolo della chiesa, furono portate alla luce le cripte con i  «colatoi» capaci di ospitare tre cadaveri per volta dove rimanevano per circa un anno chiusi ermeticamente da una lastra di ardesia. I numerosi visitatori hanno potuto visionare non solo le cripte ma anche i numerosi resti lignei di bare in alcune delle quali si possono notare decorazioni con le iniziali del defunto. “Siamo ben felici di questa impressionante partecipazione di gente – afferma soddisfatto il vice sindaco e assessore alla Cultura Leo Cantarella – abbiamo puntato molto sulle cripte e sulla riapertura della chiesa del Convento, sicuri che avrebbero suscitato interesse per la loro straordinaria bellezza e per la storia in esse contenute. I giarresi hanno apprezzato l’iniziativa dimostrando il loro interesse per la storia della città,  riscoprendo le origini del primo agglomerato urbano del Camposanto Vecchio e delle chiese”.
“Un successo che premia un lavoro meticoloso e che ha visto protagonisti le associazioni del territorio con il coordinamento del dirigente Maurizio Cannavò – commenta Clara Mirabella, caposervizio assessorato Cultura  - le visite alle cripte della chiesa del Convento e quelle della scomparsa chiesa di S.Agata, alle spalle del nostro Duomo, hanno registrato una affluenza straordinaria: oltre 200 visitatori tra le 10 e le 13 di domenica scorsa. Preziosa la collaborazione dell’Archeoclub e dell’arch.Giovanna Buda, della Soprintendenza di Catania che hanno dimostrato il loro amore per la città. Le visite proseguiranno nei prossimi giorni anche con le scuole. Domani toccherà agli alunni del II* Circolo didattico e poi giovedi e venerdi vi saranno delle aperture straordinarie riservate alle scolaresche. Domenica, prossima, ancora un’apertura, dalle 10 alle 13”.
 
 
US/MARIO PREVITERA